Gothic (Piranha Bytes - 2001/2017)

Per circa 11-12 anni ho rimandato l'appuntamento con questo gioco, e finalmente, sono riuscito a portarne a termine la mia prima run. Erano i primi anni 2000 quando la saga ebbe inizio, ma dato il rilascio esclusivamente in inglese, e la poca reperibilità in Italia, riuscii solamente a mettere in archivio qualche ora sul suo successore anni dopo (nonostante i giochi che compongono la saga, all'epoca, senza internet, fossero reperibili solamente nel super media locale). Dopo anni passati a rimandare il titolo, anche forte del fatto che il GDR a tema fantasy non è mai stato esattamente il mio genere preferito, finalmente, nel 2017, l'ho incominciato.

Si tratta di uno dei primissimi esempi di open-world in 3D (e di GDR), arrivato prima di GTA, e di tutti i Big dell'epoca. Un gioco old-school e un RPG coi contro coglioni che annienta la maggior parte dei titoli dello stesso genere usciti fino a oggi (dalla quale alcuni prendono furbescamente spunto). In questo gioco: non sei guidato, open-world con 0 bussole e pochissime mappe, le poche di esse presenti, sono approssimative, quasi nessuna indica personaggi importanti e/o vie da intraprendere. Le uniche informazioni utili per spostarsi, sono le parole dei MOLTEPLICI personaggi, a cui bisogna attribuire un preciso significato per raggiungere una determinata area. All'inizio del gioco, il sapere giocare non conta, per quanto tu sia bravo, rimani l'ultimo arrivato, e come attacchi briga, ti ritrovi interi eserciti contro. Sono presenti enigmi di media difficoltà da risolvere, dungeon ben strutturati e dotati di rebus, indovinelli e trappole. La cosa particolare e innovativa per l'epoca (ma innovativa anche per i giorni nostri) è il fatto che tutto si muove attraverso una logica (esempio: uccidi un'animale? depredi il cadavere e trovi carne cruda, per cuocerla, devi trovare una padella e cuocerla); piccoli dettagli ma che via via col tempo sono andati perduti in favore, magari, di un'estetica mozzafiatante e in favore di decine e decine di quest, spesso ripetitive e inutili, nelle opere di questo decennio. La difficile reperibilità di denaro nella prima parte del gioco porterà il giocatore a compiere le azioni più disperate, ragionate e divertenti per racimolare pochi spicci (dallo spaccio d'erba, al pericoloso furto/borseggio ai danni delle case dei nemici).

Il catalogo di armi è vasto il giusto (spade, archi e balestre di vario tipo) - e la classe viene decisa da noi. Infatti, facendo salire determinati attributi è possibile far diventare il nostro pg, un guerriero, un mago, un arciere, o volendo, anche un ibrido (nulla di preimpostato). E' possibile, inoltre, parlare con QUALSIASI personaggio all'interno del gioco, stando logicamente attenti a cosa si dice, a seconda del rango dell'interlocutore ed a seconda del proprio rango. Come già detto, i personaggi sono molteplici. Ogni fazione ha 3/4 ranghi, e ogni rango possiede al suo interno di ogni: novizi, templari, maghi, criminali, ladri, guardie, minatori, guru, fabbri, ecc. Molto originale e innovativa, la pratica del baratto, che prevede lo scambio di merci dello stesso valore, senza dovere sempre tirare fuori il contante. Trama molto ispirata, tenuta in equilibrio egregiamente dagli sviluppatori e alla quale non mancheranno di certo colpi di scena di un certo livello. Atmosfere da GDR puro e una malinconica e stupefacente colonna sonora a condire il tutto. Uniche note negative: i limiti tecnici di un indie di questo tipo nei primi anni 2000 (sicuramente trascurabili calcolando la totalità dell'opera), la facilità di reperibilità risorse nelle fasi finali, dato l'esagerato OP raggiunto dal nostro pg e la difficoltà, tutt'altro che proibitiva (solo se sai ragionare). Un peccato che questa perla sia finita nel dimenticatoio poco dopo la sua uscita.
Giudizio Finale: Ultima
clicca qui per l'illuminazione in merito alla scala di giudizio
*Questa esposizione è dedicata per intero ad Asdrubale30
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